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Utah, Mon Amour PDF Stampa E-mail
Scritto da Pro - Loco   
24 Giu, 2008 at 01:48

di Piero Cefaloni 

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Chi di voi ricorda le gesta di TexWiller, Kit Carson e Tiger? Ero un monello di 7/8 anni quando, con 20 lire in mano, correvo in edicola per comprare la tanto attesa "striscia" del fumetto in questione e fantasticavo per ore sui luoghi delle avventure, sulle sparatorie tra buoni e cattivi, sugli indiani, sui deserti americani percorsi dai famosi cespuglietti di erbe secche trasportati dai venti impetuosi. Ebbene! Dopo circa 50 anni ecco che mi sono ritrovato catapultato, con un viaggio aereo lungo più di tredici ore ed altre sei di auto in quei luoghi mitici dalle terre e sabbie rosse,lo stato dello Utah, un altopiano a 1.600/1.300 metri sul livello del mare, grande quanto tutta l'Italia, solcato da canyon incredibili, dal fiume Colorado con le sue anse vertiginose, paesaggi infiniti e a volte spettrali contornati da monumenti naturali eretti dal lento ed inarrestabile trascorrere dei millenni, formati da cataclismi di forze inaudite che si perdono agli albori del pianeta come noi oggi lo conosciamo,meraviglie che nulla hanno da invidiare ai più famosi monumenti costruiti dall'ingegno umano. E' stato, il mio, un viaggio tanto breve quanto intenso. Solo sette giorni, in compagnia di altri quattro fotografi, con sveglie mattutine prima dell'alba, viaggi di ore in fuoristrada per raggiungere luoghi inaccessibili nelle ore più spettacolari ai fini fotografici, "scarpinate" per sentieri a malapena segnati da qualche pietra qua e là, con decine di chili di attrezzature fotografiche sulle spalle, per raggiungere cime di montagne dove, al tramonto, archi di pietra di una arditezza incredibile si accendevano di luce magica, come fosse un inno alla bellezza del creato. E' stata un'esperienza entusiasmante sia dal punto di vista della scoperta che dal punto di vista umano, dove la fatica e la stanchezza (alla nostra guida, il buon Roberto, dopo tre giorni di permanenza, il medico della cittadina che avevamo scelto come base ha diagnosticato una polmonite!) non ha mai preso il sopravvento, anzi era di stimolo per le nuove esperienze del giorno dopo. Con le immagini che espongo in questa mia nuova mostra fotografica spero di trasmettere e condividere con voi almeno un briciolo delle emozioni vissute in questa esaltante esperienza negli Stati Uniti D'America.

Ultimo aggiornamento ( 24 Giu, 2008 at 01:53 )

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